Un giusto recupero permette al corpo di migliorarsi ma quanti allenamenti fare?


🏃🏻‍♂️ Allenamento


Questo è un argomento che in realtà necessita di una riposta personalizzata dato che quest’ultima dipende sia dall’obiettivo che si sta perseguendo, sia dalla metodologia di allenamento che si sta seguendo in un certo periodo.

Tuttavia ci sono alcune “leggi” che devono essere rispettate a prescindere. Proprio per questo motivo in passato abbiamo già affrontato questo argomento, soprattutto nei 2 contenuti che vi ripropongo di seguito:

 
Ma ora aggiungiamo un ulteriore spunto di riflessione che deriva da un recente studio scientifico. Questo studio ha preso un campione di atleti con almeno un anno di esperienza di allenamento “contro-resistenza” e li ha suddivisi in gruppi con diversi tempi di recupero tra gli allenamenti: 24, 48 e 72 ore. I risultati hanno evidenziato che allenandosi “ad esaurimento” (cioè cercando di raggiungere uno stimolo alto in funzione del proprio limite personale), i risultati migliori nell’allenamento successivo ci sono stati dopo un riposo di 72 ore. Al contrario, specialmente dopo un riposo di 24 ore, la capacità di prestazione peggiorava. In linea generale, è importante considerare l’importanza di allenarsi con stimoli significativi (ahimè la camminata in genere non lo è) e concedersi un adeguato tempo di recupero tra gli allenamenti (specialmente se si allenano gli stessi distretti corporei) per permettere al nostro corpo di recuperare e migliorarsi. Tali miglioramenti saranno sia di tipo funzionale che estetico.

Per approfondire clicca qui per accedere ad un articolo scientifico pubblicato su pubmed.


✅ Allenamento Sequenziale sfrutta la modalità di esercizio contro-resistenza per ottimizzare la performance psico-fisica individuale e la programmazione degli allenamenti per rispettare i tempi fisiologici del recupero. Ma ogni persona ha un punto di partenza, obiettivi e esigenze differenti e per questo motivo ha bisogno di un percorso personalizzato

 

Dr. Igor Bonazzi