L'esercizio fisico come prevenzione del diabete di Tipo2. L'ennesima conferma!


🏃🏻‍♂️ Allenamento


In questo studio (1), come d’altronde in tanti altri, si fa riferimento anche a soggetti sani e quindi da un punto di vista di prevenzione. Di conseguenza può riguardare davvero chiunque!

E’ un argomento che mi appassiona particolarmente e che mi ha portato a svolgere anche un percorso di ricerca presso l’Università San Raffaele di Roma dove nel 2017 presentai un lavoro dal titolo “La gestione del soggetto con diabete di tipo 2 tra alimentazione ed esercizio fisico”.

Ancora oggi (l’articolo di questo studio è datato 16/09/2021), se ne parla come se fosse una sorpresa, ma non è così.

In particolare ci tengo a sottolineare che, in sintesi, più volte è stato dimostrata una maggiore efficacia con programmi di esercizio fisico che includono sia attività di tipo aerobico che contro resistenza (con buona pace dei camminatori) (2).

Per esercizio "contro resistenza” si intende l’utilizzo della capacità di forza muscolare per lavorare contro un carico che offre appunto resistenza (manubri, bilancieri, elastici, attrezzi, ecc…), stimolando in questo modo un meccanismo complesso, ma ben conosciuto, che comporta tanti benefici:

  • promuove la sensibilità all’insulina
  • facilita l’assorbimento del glucosio è sicuro e ben programmabile (anche per i più anziani)
  • migliora il controllo glicemico
  • riduce i valori di emoglobina glicata
  • riduce il grasso viscerale
  • comporta un effetto positivo sul profilo lipidico
  • incrementa la forza muscolare prevenendo la sarcopenia

Come sempre ci teniamo a sottolineare che l’esercizio fisico va organizzato, monitorato e valutato su misura di ogni singola persona. Non si può prescindere da questo principio base, che è lo stesso di Allenamento Sequenziale.

Per approfondire:

1. www.diabetesjournals.org

2. www.pubmed.ncbi.nlm.nih.gov


 

Dr. Igor Bonazzi