Chi sono e cosa fanno gli High Performer

Dott. Igor Bonazzi

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Chi sono gli High Performer?

Letteralmente si tratta di persone con “alte prestazioni” ovvero in grado di raggiungere livelli di benessere, di efficienza e di successo a lungo termine sempre maggiori. Nella pratica sono persone in grado di dare il meglio in ogni occasione, con elevata capacità di prendere decisioni, di affrontare i problemi e (cosa molto importante) sono sempre pronti a prendersi le proprie responsabilità senza mai attribuire agli altri o alla sfortuna la colpa di un fallimento.
In genere, nella vita, gli High Performer sono tutte quelle persone che si caratterizzano per il fatto che hanno una grande dedizione al lavoro, un’agenda sempre piena di impegni e una motivazione che va ben oltre la retribuzione in denaro, ma che si spinge nella ricerca di una soluzione in grado di rendere la propria vita e/o quella degli altri migliore e/o il mondo stesso un posto migliore. Spesso si tratta di imprenditori o liberi professionisti ma non ci sono preclusioni per nessuna categoria.

Quali sono i segreti degli High Performer?

Uno dei segreti principali degli HP è senza dubbio quello di dedicare tempo e attenzione al miglioramento del proprio stato di benessere ed efficienza fisica e mentale. Non li troverete mai completamente fuori forma o comunque disinteressati a questo argomento in quanto lo ritengono fondamentale per ottenere “successo” in ciò che fanno. Al contrario, ci sono tante persone che ambiscono ad essere HP ma falliscono miseramente proprio perché, arrivati ad un certo punto e dopo un iniziale successo, smettono di prendersi cura di sé stessi: dormono poco, mangiano male e tendenzialmente non si allenano. A questo punto iniziano a raccontarsi la storia del “è difficile mantenersi in forma” oppure “lo farò appena finisco questo periodo”. Così facendo, dopo un periodo di latenza in cui il fisico regge, si entra in un tunnel senza fine fatto di dolori, infelicità, bassa autostima e potrei continuare con un elenco infinito di brutte cose.

Si tende a giustificarsi con cose di questo tipo:

“Tutti lavorano tanto e quindi devo farlo anch’io…”

Dimenticandosi però che gli HP riescono a farlo proprio perché sono in ottima forma, sereni e felici grazie al tempo che dedicano a sé stessi e non il contrario.

“Ho ottenuto tanti risultati dormendo poco e quindi posso continuare così…”

Dimenticandosi però che gli HP ottengono gli stessi risultati (e anche migliori) a lungo termine. Quest’ultimo concetto “lungo termine” fa tutta la differenza. La corretta durata e la qualità del sonno fanno aumentare le capacità cognitive, diminuire lo stress e garantiscono maggior senso di soddisfazione. Al contrario, poche ore di sonno sono associate ad obesità, malattie cardiovascolari, infarti, squilibri psichiatrici e tanti altri problemi che intaccano sensibilmente il livello di salute generale dell’individuo.

“In questo periodo sono troppo impegnato e quindi mi dedicherò a me stesso tra qualche mese…”

Dimenticandosi però che gli HP sono persone che tendenzialmente non rimandano le cose che ritengono importanti e soprattutto invertono i due fattori: non è il prendermi cura di me stesso che deve essere rimandato ma è invece esso stesso il fattore che mi permetterà di essere una persona più efficiente ed efficace a lungo termine. Se tendi a rimandare qualcosa molto probabilmente capitano due cose: la rimandi per molto più tempo rispetto a quello che avevi previsto e l’atto stesso del “rimandare” diventerà un’abitudine che tenderai a ripetere più volte e in più ambiti della tua vita.

“La mia genetica è così e non posso farci niente…”

Dimenticandosi però che la scienza (e l’evidenza di tutti i giorni) ha dimostrato che la nostra genetica incide per il 25% circa sull’espressione genica, cioè sul “siamo fatti così e non possiamo farci nulla”. Il restante 75% dipende dal nostro stile di vita e quindi dai nostri comportamenti. Questo significa che siamo quasi totalmente responsabili di ciò che siamo, della funzione e dell’estetica del nostro corpo (e quindi anche dei risultati che otteniamo dal nostro percorso di allenamento).
Per approfondire questo specifico tema: La risposta scientifica al perché non è colpa della genetica!

“Non ho tempo per fare attività fisica (o altro)…”

Dimenticandosi però che gli HP hanno scardinato e ribaltato questo concetto partendo invece dal presupposto che alcune attività, tra cui l’allenamento, il sonno e l’alimentazione, tendono ad ottimizzare il tempo perché sono in grado di renderti una persona più energica e produttiva. Questo porta con sé maggiore attenzione, concentrazione e lucidità nell’affrontare i problemi e nel dedicarsi ai propri obiettivi.

Qual è il primo passo da compiere per diventare un High Performer?

Il primo passo da compiere è quello della consapevolezza. Bisogna rendersi conto del punto esatto in cui ci si trova in questo momento e poi iniziare a “fare delle cose”. Non ti devi preoccupare, se vorrai ti indicherò nei minimi dettagli quali sono le cose che ti possono aiutare. Ti basterà farle, una dietro l’altra. Attenzione però, si tratta di un “gioco” ad eliminazione, nel senso che se non superi un livello sei eliminato e dovrai, se e quando vorrai o ti riterrai pronto, ripartire dall’inizio.

Livello 1

Su una scala da 1 a 10.
Quanto credi sia importante prendersi cura di sé da un punto di vista psico-fisico (dedicandoci tempo e risorse) per raggiungere livelli di benessere, di efficienza e di successo a lungo termine sempre maggiori tipici degli High Performer?
Inizia con il rispondere a questa semplice domanda.
Se la tua risposta è inferiore a 7 allora non sei ancora pronto. Nel caso in cui non dovessi ritenere importante il prendersi cura di sé stessi (allenamento, sonno, alimentazione e gestione dello stress) per avere un vantaggio diretto sulle tue prestazioni e quindi sui tuoi risultati, forse non lo sarai mai.

Livello 2

Puoi accedere a questo livello solo se hai superato il precedente.
Su una scala da 1 a 10.
A quale livello di prestazione psico-fisica ritieni di essere in questo preciso momento?
Se la tua risposta è inferiore a 8 allora interrompi subito quello che stai facendo e metti come priorità l’organizzazione dei fattori sopra descritti all’interno della tua routine giornaliera. Uno dei fattori che più di tutti aiuta nel trovare la risposta a questa domanda è quella di basarsi sul livello di energia, forza e vigorosità che si percepisce nell’affrontare ogni aspetto della propria vita.
Se la tua risposta è tra l’8 e il 10 puoi comunque procedere al livello 3 (perché un High Performer non si accontenta e tende sempre a ricercare il meglio). Tuttavia la tua situazione è già di particolare efficienza e quindi non ci sono urgenze.

Livello 3

Su una scala da 1 a 10.
Quale livello di prestazione psico-fisica richiede il tuo lavoro e/o la tua vita in generale?
Essere un High Performer non è per tutti. Non tutti sono interessati. Al contrario ci sono persone che desiderano e/o hanno impostato la propria vita per essere il più possibile lontana dalla necessità di salire a livelli superiori e cercano quindi tranquillità e la non-competizione.
Se la tua risposta è inferiore a 7 allora molto probabilmente non sentirai dentro di te quel fuoco che ti spinge all’azione. Molto probabilmente prevale in te una o più delle giustificazioni sopra descritte e non c’è nulla di male in questo. Semplicemente è in gioco una pacifica accettazione del fatto che certi risultati non sono alla tua portata (e magari non ti interessano nemmeno).
Si, perché non vorrai forse negare che certi comportamenti e abitudini portano a certi risultati, vero?
No, questo non te lo potrei concedere. Perché non sono io a dirlo ma l’evidenza dei fatti e le innumerevoli ricerche che lo testimoniano.

Non hai scampo, devi farlo adesso! Un High Performer non rimanda!

L’evidenza non lascia scampo ad interpretazione diversa da “…devi fare esercizio fisico…”

Se il tuo lavoro e la tua vita in generale ti richiedono di apprendere velocemente, di gestire lo stress, di stare all’erta, di prestare attenzione ai dettagli, di ricordare le cose importanti e di mantenerti in uno stato positivo, allora hai bisogno di fare esercizio fisico in modo serio e programmato e senza perdite di tempo

  • L’esercizio fisico migliora il tuo corpo, la sua funzionalità e quindi l’estetica. Tutto questo porta ad un evidente aumento del proprio livello di autostima.
  • L’esercizio fisico migliora la tua prestazione mentale.

Questi fattori, messi insieme, fanno una grande differenza e rappresentano la base per essere un vero High Performer, ovvero una persona in grado di raggiungere livelli di benessere, di efficienza e di successo a lungo termine sempre maggiori.

  • L’esercizio fisico, infatti, aumenta la produzione del fattore neurotrofico cerebrale che stimola la crescita di nuovi neuroni migliorando diverse funzioni cerebrali tra cui l’abilità di imparare più velocemente e di ricordare più cose. Questo fattore è abbassato dallo stress e vi ricordo che lo stress può essere sconfitto anche (e soprattutto) con l’esercizio fisico.
  • L’esercizio fisico aumenta la capacità di apprendimento.
  • L’esercizio fisico stimola la corretta produzione ormonale aumentando l’energia vitale e quindi la nostra efficienza sul lavoro e non solo. Tra gli altri avremo un aumento della produzione di dopamina che è in grado di renderci più recettivi, le prestazioni mentali in genere e di migliorare l’umore. Aumenta anche la noradrenalina diminuendo la probabilità di commettere errori.
  • L’esercizio fisico migliora anche il sonno. Per approfondire: Come sistemare il sonno per avere più risultati con l’allenamento (e non solo)
  • L’esercizio fisico riduce i livelli di percezione del dolore e l’ansia, che sono tra i principali problemi degli adulti in età avanzata.

Insomma, l’esercizio fisico aumenta le nostre prestazioni ed è un fattore imprescindibile per un High Performer.

Non temere, tratteremo ancora di questo argomento. Buon allenamento!