Credi davvero che il peso del tuo corpo sia scritto sulla tua fronte?

Dott. Igor Bonazzi

? Tempo di lettura 5’40”

Lo credi davvero? No, ti garantisco che il peso del tuo corpo non ce l’hai scritto in fronte.
Mi capita spesso di esprimermi in questo modo quando parlo con una persona che mi accorgo essere troppo influenzata dal peso del proprio corpo. Il fatto è che il peso è solo un numero grezzo che non dice quasi nulla riguardo il tuo stato di forma e/o il tuo aspetto dal punto di vista estetico. Prima inizi a ragionare in questo modo e prima otterrai le soddisfazioni che stai cercando. Questo succede perché quando cambia questa tua prospettiva, si modificano anche i tuoi comportamenti e quindi le modalità che utilizzi per migliorare il tuo stato di forma.
È un concetto molto semplice e anche intuitivo e quando viene metabolizzato e compreso davvero fa tutta la differenza del mondo per riuscire ad affrontare con serenità (ma anche con maggiori risultati) un qualsiasi percorso di miglioramento fisico.

Ora provo ad esprimere questo concetto attraverso qualche semplice esempio.

Prova per un attimo a pensare ad un atleta (uomo o donna è indifferente). È evidente che quando lo mettiamo sulla bilancia nella maggior parte dei casi il suo peso risulta essere nettamente superiore rispetto alla media (riferita per età e sesso). Eppure si tratta di persone che, in genere, hanno un aspetto fisico/estetico davvero invidiabile. Questo succede per un motivo molto semplice: queste persone hanno un livello di sviluppo muscolare talmente buono (e bello) che va ad aumentare inesorabilmente il peso misurato sulla bilancia. Tuttavia i valori di massa grassa sono, nella stragrande maggioranza dei casi, ideali.

Tutto chiaro fino a qui? Nel dubbio facciamo un altro esempio.

Mi capita di fare protocolli di valutazione a decine di persone ogni giorno. Puoi immaginare come la casistica sia ampia e posso davvero dire di averne viste di tutti i colori (e continuo a vederne). Talvolta mi capita di chiedere a persone normopeso di fare lo “sforzo” di non pesarsi per un mese intero e di procedere con il percorso di allenamento. Alla fine del mese, prima di fare le valutazioni, faccio una semplice domanda:

“Credi che il tuo aspetto fisico sia migliorato o peggiorato?”

Quando la risposta è positiva (cioè mi rispondono che si vedono/sentono migliorati), nel 99% dei casi il loro peso (misurato sulla bilancia) è rimasto uguale o addirittura aumentato.
Ma come è possibile? È molto semplice: quando successivamente andiamo a fare la valutazione della composizione corporea (cioè andiamo a vedere come si sono modificati i valori di massa grassa e magra), notiamo in genere un calo della prima e un aumento della seconda. Questo allo “specchio” si traduce in uno stato di forma nettamente migliore.

Ora è più chiaro? Forse si, ma voglio essere sicuro e allora aggiungo ancora un’altra considerazione importante.

Il peso corporeo è influenzato da una miriade di fattori. Questi fattori possono determinare variazioni di peso anche da un giorno all’altro.
Ti faccio qualche esempio pratico:

  • hai mai provato a pesarti il giorno dopo aver mangiato una pizza?
  • hai mai provato a pesarti la settimana che precede il ciclo mestruale?
  • hai mai provato a pesarti prima e dopo un allenamento?
  • …e potrei continuare per ore con le casistiche

In tutti questi casi (e tanti altri ancora), il peso subisce delle oscillazioni che possono durare per alcune ore o alcuni giorni. Ma ancora una volta non sono variazioni significative che devono destabilizzarci. Semplicemente perché non significano (quasi) nulla.

Tutto chiaro adesso? Sono sicuro di si.

Il fatto è che la bilancia è un semplicissimo strumento per misurare il peso corporeo, nient’altro. Non è in grado in nessun modo di indicare uno stato di forma migliore o peggiore. Talvolta rischia di diventare uno strumento da temere che arriva a influenzare l’umore e il comportamento… e questo può creare notevoli danni. Va detto, infatti, che come può essere ingiustificato un disappunto a fronte di un aumento di peso sulla bilancia (abbiamo spiegato il perché negli esempi sopra), allo stesso modo è vero anche il contrario: ovvero non sempre un calo di peso giustifica un momento di felicità (perché potrebbe anche essere la conseguenza di un calo di tono muscolare).

Da tutto ciò emerge un concetto molto importante:

“Ciò che fa la differenza non è il numero che compare sulla bilancia (il peso corporeo) ma i nostri comportamenti. Perché sono i nostri comportamenti ad influenzare i nostri risultati. Nient’altro.”

È chiaro quindi che quando si vuole capire cosa sta succedendo al nostro corpo, è necessario andare oltre, non considerare soltanto il peso, ma valutare invece la composizione corporea (il materiale di cui siamo fatti).
Il nostro corpo è costituito dagli organi interni, dal sistema nervoso, dai muscoli scheletrici, dal tessuto adiposo, dallo scheletro, dal sangue e da acqua. Le percentuali di ognuno di questi componenti possono variare anche di molto:

  • i muscoli scheletrici possono variare, mediamente, dal 25 al 40% del peso corporeo
  • la massa grassa in un soggetto magro potrà essere intorno al 10% ma in un soggetto obeso potrà arrivare fino al 50% circa del peso totale
  • il cervello può pesare fino a 1,5 Kg
  • un adulto ha circa 5 litri (circa 5 Kg) di sangue
  • lo scheletro può oscillare, mediamente, tra i 10 e i 15 Kg
  • l’acqua varia in base a età e sesso del soggetto e può essere influenzata da tanti fattori

La somma dei pesi di questi diversi componenti ci dà il nostro peso totale ma spesso questa informazione non è particolarmente utile, visto che non sappiamo nulla delle singole componenti. Ecco allora che arrivano a nostro sostegno una serie di metodiche di valutazione che possono darci informazioni più interessanti riguardo la composizione del nostro corpo. Tra queste abbiamo la bioimpedenziometria, la plicometria, la misurazione delle circonferenze e anche l’esame ecografico dei tessuti. Tutti sistemi di valutazione disponibili nei protocolli di valutazione di Allenamento Sequenziale (Per saperne di più clicca qui sopra). Tuttavia non esiste un metodo di valutazione infallibile. È invece dalla combinazione di più processi di valutazione/osservazione che è possibile ottenere le informazioni migliori e più utili per orientare, di conseguenza, il proprio percorso di allenamento.

Il modello più semplice e utilizzato per analizzare il proprio corpo è il modello bicompartimentale, in cui il peso corporeo è dato dalla somma di massa grassa e massa magra:

  • la massa grassa è la somma di tutto il tessuto adiposo presente nel nostro corpo (grasso viscerale, essenziale, pannicolo adiposo sottocutaneo)
  • la massa magra è tutto ciò che non è grasso (muscoli, organi, sangue, minerali ed ossa)

Ora non fare l’errore di buttare la bilancia.

Registrare periodicamente il proprio peso è cosa buona e giusta e rappresenta comunque un dato che va intrecciato insieme ad altri per capire cosa è realmente successo al nostro copro in un dato periodo di tempo. Inoltre va fatta una precisazione: ci sono alcuni casi, cioè le situazioni di grave obesità o al contrario di grave sottopeso, dove il peso corporeo assume un valore prioritario. Oltre un certo livello, infatti, possono essere compromesse alcune funzioni fisiologiche importanti. Si tratta tuttavia di una percentuale molto limitata delle casistiche. Capire come si sta modificando la composizione corporea (insieme al peso), rimane un fattore assolutamente importante.

Un’ultima raccomandazione è d’obbligo: non permettete ad uno “stupido” numero scritto sullo schermo di una bilancia di influenzare il vostro umore o, ancora peggio, i vostri comportamenti e le vostre abitudini. Dotatevi piuttosto di un protocollo di valutazione del vostro corpo, in grado di monitorare nel tempo l’efficacia del vostro percorso di miglioramento fisico.

Buon allenamento!